Ci ha lasciato Bruno Danna

Il 24 febbraio ci ha lasciato, dopo una lunga malattia, Bruno Danna.
Bruno aveva 73 anni ed era figlio di Giovanni Danna e Bruna Chiappellone (sorella di Nora e Sandrina).
Seppure la famiglia risiedesse a Calizzano (SV) dove il padre iniziò commerciando legna e diventando poi artigiano, aveva trascorso a Fontanarossa molte estati della sua gioventù.
A Calizzano Bruno (dove era soprannominato “Piuma”) era titolare della Legnoform, un’azienda che oltre a produrre travature, tavolame e legna da ardere era leader nella produzione di “abbozzi”, cioè le forme da scarpe in legno, tale da diventatare un’eccellenza in tutta Europa. Aveva imparato dal padre i segreti del mestiere, che negli anni ha espresso ai massimi livelli, dedicandosi con passione e competenza a una lavorazione particolare, che richiede anche amore per il bosco e il territorio. Bruno aveva tutte queste qualità e, pur non lasciando mai l’Alta Valbormida, ha conquistato il mercato del lusso e i grandi marchi della moda con l’eccellenza dei suoi “abbozzi”.
La sua scomparsa ha lasciato un vuoto tangibile non solo nell’azienda di famiglia, ma anche nell’intera Alta Val Bormida, dove era rispettato e ammirato per la sua bontà d’animo e il suo impegno costante nel lavoro.
Queste le parole del sindaco di Calizzano, Olivieri:
“È una grande perdita per la nostra comunità. Assieme alla moglie e ai figli, Bruno guidava la Legnoform, un’azienda che rappresenta una vera e propria eccellenza e porta il nome di Calizzano in tutta Europa. Poche anni fa, è stata premiata dalla Camera di Commercio. Questa è una delle situazioni in cui famiglia e impresa si integrano perfettamente, contribuendo in modo significativo, per una realtà come la nostra, all’occupazione diretta e indiretta.
Una famiglia molto attiva, conosciuta e apprezzata. La moglie Iva ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Pubblica Assistenza. Purtroppo, nonostante l’affetto e la vicinanza dei suoi cari, Bruno ha lottato a lungo, ma ci ha lasciati. A nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità, porgo le più sentite condoglianze ai familiari”,
 conclude Olivieri.
Bruno tornava a Fontanarossa con la sua famiglia ogni anno per la festa di San Rocco a trovare le zie e gli altri parenti.
Noi lo ricorderemo sempre per la sua bontà, simpatia e giovialità

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