Famiglia: Asteraceae (Compositae)
Altri nomi della Camomilla :
Antemide, amarella, amareggiola, camumiddra, capomilla, caboniglia, cirumidda, crabumiglia, carcumiddu, erba maria, gata pozla, matricaria, samariza.
Descrizione:
E’ una pianta erbacea annuale, con fusto alto fino a 50 cm nelle piante spontanee e fino a 80 cm in quelle coltivate; i fiori sono riuniti in capolini.
Dove si trova:
Cresce dal mare fino alla regione submontana, è comune nei prati, nei campi coltivati, lungo le strade e vicino alle case.
Parti utilizzate:
I capolini fioriti. I capolini si recidono all’inizio della fioritura, in maggio- giugno, staccandoli dalla pianta con le unghie o con gli appositi pettini (non raccogliere i fiori in avanzato stato di maturazione poiché tendono, con l’essiccamento, a staccarsi dal capolino). I capolini si essiccano disponendoli in strati sottili in luogo aerato e all’ombra (maneggiare il prodotto con cura per evitarne il disfacimento); si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce.
Tempo di raccolta e conservazione:
I fiori di camomilla vanno raccolti quando sono completamente aperti, verso la fine dell’estate, nelle ore centrali di giornate asciutte, cosicché venga facilitata l’essiccazione. Le foglie possono essere colte in qualunque periodo dell’anno.
Normalmente i capolini si conservano essiccati.
Come si coltiva:
Si semina a primavera in terreni freschi, coprendo subito il seme, innaffiando e mantenendo il terreno pulito dalle erbe infestanti e protetto dai forti calori estivi. Pur essendo una pianta assai rustica, non sopporta gli inverni troppo rigidi e piovosi.
Principi attivi:
Il principio attivo più importante della camomilla è l’essenza, i cui componenti fondamentali sono l’azulene (antinfiammatorio) e il bisabololo (calmante); la pianta contiene anche flavonoidi e cumarine, oltre ad un principio amaro tonificante.
Proprietà:
Questa pianta esercita molti effetti, tutti provati dalla ricerca scientifica:
1-Calmante e antispasmodico: è molto utile per sedare gli spasmi dello stomaco e dell’intestino dovuti a nervosismo e ansia; è utile anche nella cura di ogni tipo di coliche, specialmente quelle renali e biliari (definite erroneamente epatiche), per il suo effetto notevolmente calmante e rilassante.
2-Tonico intestinale e carminativo: per quanto possa sembrare paradossale, la camomilla stimola la motilità del tubo digerente, e per questo si consiglia a chi è stato operato recentemente e a chi soffre di gas in eccesso, perché ne favorisce l’espulsione (effetto carminativo); effettivamente l’azione della camomilla consiste nel regolare il funzionamento dell’intestino.
3-Eupeptico: la pianta è indicata, come tisana, in caso di indigestione o di digestione pesante; calma la nausea e il vomito e stimola leggermente l’appetito; le camomille più amare esercitano un’azione eupeptica più intensa.
4-Emmenagogo: stimola la funzione mestruale, normalizzandone la quantità e la periodicità; allevia inoltre i dolori mestruali.
5-Febbrifugo e sudorifero: si consiglia a chi ha la febbre, soprattutto ai bambini, perché fa abbassare la temperatura e stimola la traspirazione.
6-Analgesico: calma i dolori di testa e alcune nevralgie.
7-Antiallergico: riesce a moderare le reazioni allergiche, come l’asma, la rinite e la congiuntivite allergica, e la sua efficacia è stata dimostrata scientificamente; si raccomanda per calmare le crisi allergiche acute e come cura di base per evitarle. I risultati migliori si ottengono combinando l’uso interno (tisane) con quello esterno (colliri, irrigazioni nasali).
8-Cicatrizzante, emolliente e antisettico: per uso esterno dà buoni risultati per lavare ogni tipo di ferite, ulcere e infezioni della pelle; è stato dimostrato che l’azulene è efficace contro lo stafilococco emolitico e il Proteus; l’infuso di camomilla costituisce un ottimo collirio per fare lavaggi oculari in caso di congiuntivite o di irritazione oculare e si utilizza anche come antinfiammatorio, in impacchi, per eczemi, eruzioni e altre malattie della pelle. I lavaggi anali con l’infuso decongestionano le emorroidi.
9-Antireumatico: l’olio di camomilla si utilizza per fare frizioni in caso di lombaggine, di torcicollo, di dolori reumatici e di contusioni.
Altre applicazioni della camomilla:
-Contro gli insetti: la camomilla in bustine, posta negli armadi, allontana tarme e altri insetti.
-Rilassante: aggiungendo l’infuso, un po’ concentrato, all’acqua del bagno.
-Cosmetica per i capelli: i capelli castani o rossi, lavati con infuso di camomilla, diventano più e brillanti.
Preparazione e uso:
Uso interno:
Per sedare gli spasmi dello stomaco, intestino. E’ utile contro le coliche renali e biliari. Per chi soffre di gas in quanto regola l’intestino. In caso di digestione pesante, calma la nausea e il vomito, stimola leggermente l’appetito. Abbassa la febbre e stimola la respirazione. Calma i dolori di testa e alcune nevralgie. Antiallergico.
Infuso
Si prepara con 5-10 g di infiorescenze in 1 litro d’acqua (circa 5-6 infiorescenze per tazza): se ne prendono da 3 a 6 tazze calde al giorno.
Uso esterno:
Antiallergico quando si combina l’uso interno (tisane) con quello esterno (colliri, irrigazioni nasali). Lavare ferite, ulcere e infezioni della pelle. In caso di congiuntivite o irritazione oculare. Contro le emorroidi attraverso lavaggi anali.
Lavaggi oculari, nasali o anali
Si fanno con un infuso un po’ più concentrato di quello per uso interno (fino a 50 g di infiorescenze in 1 litro); si lascia riposare per 15-20 minuti e si filtra con cura prima di usarlo. Per sedare gli spasmi dello stomaco, intestino. E’ utile contro le coliche renali e biliari. Si usa come antinfiammatorio per eczemi, eruzioni e altre malattie della pelle.
Bagni
Si preparano aggiungendo all’acqua della vasca da 2 a 4 litri di questo infuso concentrato; questi bagni con acqua tiepida esercitano un’efficace azione rilassante e calmante.
Impacchi
Con l’infuso concentrato, si applicano sulla zona della pelle lesa.
In caso di lombaggine, di torcicollo, di dolori reumatici e di contusioni.
Frizioni
Si fanno con olio di camomilla, che si prepara scaldando a bagnomaria, per 3 ore, 100 g di infiorescenze in mezzo litro di olio di oliva; si filtra l’olio e si conserva in una bottiglia.
Notizie e curiosità:
Deve il suo nome al latino matrix, “utero”, per le sue proprietà salutari contro i dolori mestruali, scoperte già dai Greci.
In passato i fiori essiccati venivano usati come tabacco da pipa.
Può essere confusa con la camomilla bastarda (Matricaria inodora), che però ha capolini più grandi e ricettacolo pieno, o con la falsa camomilla (Anthemis avensis), che però non ne ha il gradevole aroma.
La Camomilla in cucina:
La Camomilla in cucina:
Entra nella preparazione di amari e vini aromatici
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