Maggiorana (Origanum majorana L.)

Famiglia: Labiate
Altri nomi della Maggiorana :
Erba persega, persia, persia bianca, persia nera, scarsapepe, segarsola
Descrizione:
La maggiorana è caratterizzata da getti erbacei che lignificano solo nella porzione basale; dopo la produzione dei frutti, i rametti si seccano e lasciano piccole e rade foglioline. La maggiorana raggiunge un’altezza di 40-50cm, ha radici fascicolate e sottili, e presenta un fusto pubescente, quadrangolare, talvolta ramificato. Le foglie della maggiorana sono color verde-grigiastro, ovali, disposte in maniera opposta, lunghe al massimo 3,5cm e larghe 3,0cm. I fiori invece, che sbocciano con le alte temperature, sono organizzati in strutture di forma tondeggiante, più piccole delle foglie, che fioriscono nei mesi di luglio e agosto; i semi sono minuti, lisci, sferici e di color marrone.
Dove si trova:
La maggiorana è nativa del nord-Africa e del Medio Oriente; in questi luoghi, la pianta è perenne, mentre in altre ubicazioni, dove il clima è meno favorevole, può essere considerata di tipo annuale.
In Italia è comune (coltivata e/o subspontanea) e si trova ovunque.
Sui rilievi la pianta si può trovare fino a circa 2000 m s.l.m.
L’habitat preferito sono (oltre agli orti) gli incolti e i bordi delle vie. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH -neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
Parti utilizzate:
Le foglie e le cime fiorite.
Tempo di raccolta e conservazione:
La raccolta della maggiorana si pratica in estate nel periodo che va da luglio a settembre, tagliando gli steli a livello del suolo. Se si usa fresca si raccolgono i rametti all’occorrenza. I semi si raccolgono a maturazione completa verso la fine di settembre.
Si consiglia di conservare la maggiorana in vasetti di vetro dopo aver fatto essiccare i rametti e i fiori in appositi locali ben arieggiati.
Come si coltiva:
Si semina in semenzaio in febbraio-marzo o direttamente in campo in aprile-maggio, in file distanti fra loro circa 30 cm, in terreno sciolto e ben drenato; non richiede troppe annaffiature.
Principi attivi:
I principi attivi della maggiorana, o meglio dell’olio essenziale di maggiorana, responsabili delle funzioni sopra elencate sono: terpineni, 4-terpineolo, sabinene, linalolo, carvacrolo, cis-sabinene idrato (responsabile del tipico aroma), linalil-acetato, ocimene, cadinene, genaril-acetato, citrale, estragolo, eugenolo e 3-carene.
Per quel che concerne l’aspetto puramente nutrizionale, invece, le molecole di maggior rilievo presenti nella droga sono: glicosidi flavonoici, tannini, vitamina A, vitamina C e alcuni minerali. Molti di questi hanno proprietà antiossidante, quindi antitumorale, anticolesterolemica e vaso protettrice.
NB. Rispetto all’origano (stessa famiglia e stesso Genere) e al timo (stessa Famiglia), la maggiorana NON contiene timolo e carvacrolo, due fenoli antiossidanti, antitumorali e disinfettanti del cavo orale (l’origano e il timo sono considerate piante dentifrice).
Proprietà:
La funzione primaria della maggiorana è quella alimentare ma, come molte altre erbe aromatiche, non mancano svariate proprietà fitoterapiche. In Italia, la maggiorana non è particolarmente impiegata a scopo officinale, mentre le monografie tedesche ne citano la droga (foglie ed infiorescenze essiccate) e l’olio essenziale.
A livello domestico, la droga di maggiorana, oltre ad avere un utilizzo culinario estremamente diffuso (condimento delle carni, dei salumi, delle salse), può essere impiegata nella formulazione di infusi con proprietà digestive, diuretiche, tonico carminative, sudoripare, emmenagoghe e antispastiche.
Al contrario, l’olio essenziale di maggiorana è utilizzato soprattutto nell’industria alimentare, in quella cosmetica ed ovviamente nel settore farmaceutico. Nell’industria alimentare, l’olio essenziale e l’oleo-resina di maggiorana sono componenti necessarie per: alcune bevande superalcoliche (come il vermouth, gli amari e certi liquori), alcune bevande analcoliche, dessert, canditi, cibi cotti, gelatine, budini, salse e salumi. Nell’industria farmaceutica, invece, fa parte dell’alcolato vulnerario e di altre composizioni sedative e antispastische; i così detti derivati galenici della droga favoriscono la motilità intestinale e la secrezione gastrica (funzione eupeptica e carminativa).
A livello topico, nella formulazione dell’olio per massaggi, i principi attivi della maggiorana rivestono soprattutto il ruolo di anti-reumatico.
Preparazione e uso:
Infuso alla maggiorana:
In un pentolino portate a bollore 250 ml di acqua, spegnete il gas  aggiungete un cucchiaino di maggiorana, girate bene e lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate l’infuso e bevete, se volete potete aggiungere poco miele, anche se la consumazione ottimale è al naturale.
La dose è di due o tre tazze al giorno.
Se avete una digestione difficile e dei dolori addominali o cefalee questo infuso è perfetto, da consumare all’occorrenza.

Notizie e curiosità: 
In molte parti d’Italia, la maggiorana è conosciuta anche con l’appellativo di Amaracus majorana o Origanum amaracus, denominazioni che rimarcano l’origine leggendaria della pianta e che affonda le sue radici nella mitologia greca.
La leggenda narra che presso la dimora del re di Cipro viveva Amaraco, un giovane ufficiale responsabile della custodia dei profumi del palazzo. Quando però il giovane ruppe un vaso che conteneva una fragranza pregiata, decise di lasciarsi morire.  Gli Dei, commossi da tanta dedizione, lo trasformarono in una pianta di maggiorana.
Nel medioevo si riteneva che la pianta avesse proprietà magiche e in particolare il potere di allontanare gli spiriti maligni.
In epoca passata, l’Origanum Majorana è stata un’ottima sostituta del luppolo nella preparazione della birra.
Durante le due guerre mondiali, in una condizione di estrema povertà, l’erba aromatica fu usata anche come sostituta del tabacco da fumo.

La Maggiorana in cucina:
In cucina, le foglie della maggiorana possono essere utilizzate per la preparazione di numerose ricette, in sostituzione dell’origano comune, della salvia, del basilico e di altre erbe aromatiche.
Infatti, il sapore delicato della maggiorana si presta bene per aromatizzare verdure, uova, carni, o sughi, e si trova spesso nei mix di spezie. Se si sceglie di utilizzare le foglie fresche (prese direttamente dal rametto), è preferibile aggiungerle a crudo nelle preparazioni, per preservarne al meglio le proprietà.

Attenzione!

1) Tutte le notizie riportate in questa sezione hanno solo uno scopo informativo. In nessun caso si vuole indurre ad auto-diagnosi o auto-terapia, questo può essere molto pericoloso. Solo un medico può effettuare diagnosi o terapia, per problemi di ordine sanitario rivolgersi al consiglio di un medico.
2) Ricordiamo che la raccolta di gran parte delle piante di questo sito è soggetta alle norme regionali per la protezione della flora spontanea

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