L’estate in Val Trebbia è capace di regalare sensazioni straordinarie.
Un mondo verde intorno ci estranea da tutto e da tutti, i ricordi affiorano e si colorano di tinte dolci, e così una pellicola antica e sempre nuova si ripropone davanti agli occhi; magia della mente e del cuore, bisogno di lasciar parlare il proprio io, bisogno di ascoltarsi senza dare risposte, bisogno di essere se stessi.
Come in ogni buon film, dove la trama è correlata con una buona colonna sonora, così nello scorrere lento e gradevole della fantasia, un posto di riguardo ha la melodia di una fisarmonica; mai strumento potrebbe accompagnare meglio lo scorrere del tempo nella nostra Valle, mai strumento si potrebbe sposare meglio come compagno di viaggio della nostra fantasia.
Mani sapienti e dolci scorrono sulla tastiera, lo strumento si allunga e si riduce e disegna accordi lineari ma di forte impatto; walzer e mazurche, polke e tanghi senza soluzione di continuità, ritmi di casa nostra, capaci di regalare momenti di gioia incontenibile; per quanto semplici questi balli resistono nel tempo, sarà forse perché sono danza di coppia?
Un ballo diventa occasione di dialogo e di scambio di sorrisi; antichi e giovani ballerini non danno respiro alla musica, sagre di paese che hanno, oggi come in altri tempi, il loro terminale in una sana e allegra serata danzante.
Musicisti d’importazione posano le loro radici nella Valle durante la stagione estiva, giovani di casa nostra che hanno saputo ascoltare il richiamo della musica rispondono alla pari e così, non è più raro trovarci in casa provetti musicisti capaci di stare al passo con i più famosi colleghi; le doti innate e l’amore per i loro conterranei li vedono regalare serate estemporanee grazie al suono della loro fedele compagna fisarmonica; quattro amici, un bicchiere di quello nostro e poi musica sia.
Faremmo torto ai dimenticati provare a citare tutti gli amici che hanno la musica nel cuore e ci regalano sogni in do maggiore, ma su un giovane e promettente amico, credo sia doveroso spendere qualche parola: nato con la melodia nell’anima, il ritmo nel sangue e una “passionaccia” esplosa in giovane età ed ancora oggi più che mai viva. Andrea Fiorini, miscela d’Alpe e Fontanarossa, un giovane del suo tempo, che vive il suo tempo con impegno e serietà, capace di associare le sue origini con la vitalità ed i ritmi dell’era moderna, capace di abbinare l’amore perla musica e per la fisarmonica oggi, con l’impegno per una crescita professionale e culturale in un oggi che guarda già al domani.
E domani sarà musica, sarà fisarmonica e magari anche sax, sarà amore sfrenato per il pentagramma e per la vita, sarà un regalo che ogni estate sarà donato ai conterranei Valtrebbini, sarà momento dolce e sereno, sarà musica, sarà vita.
Andrea come tanti (non dimentichiamo i bravi fisarmonicisti Massimo Rossi e Christian Balletti di Marsaglia). Andrea con le sue mani magiche capaci di fare impazzire la tastiera, Andrea capace di farci innamorare della musica, un Valtrebbino capace di regalare sogni, uno di noi, uno per noi.
Potere della musica, capace di penetrare nella mente e nel cuore di un Valtrebbino che scrive di un altro Valtrebbino, potere di una gioventù trascorsa intonando a squarciagola come fosse impossibile dimenticare la Piemontesina bella.
Lo diceva GianniMorandi nei mitici anni sessanta, possiamo riconfermarlo oggi; la fisarmonica suona per noi…
Giampiero Zanardi
(Articolo tratto dal N° 39 del 07/11/02 del settimanale “La Trebbia”)
Related Posts