Fontanarossa, AAA fondi cercasi per salvare la chiesa di Santo Stefano

AAA fondi cercasi per la millenaria chiesa di Fontanarossa, piccolo borgo nel comune di Gorreto, dove la chiesetta di Santo Stefano, una delle più suggestive e antiche della Val Trebbia, da oltre 15 anni è chiusa perché pericolante. Il grido d’allarme con annessa richiesta di aiuto parte da un giovane letteralmente “innamorato” della vallata in generale e di Fontanarossa in particolare, (territori a cui ha dedicato anche diversi siti web), Marco Gallione, che illustra il problema a grandi linee: «In passato -dice – sulla chiesa di Santo Stefano sono stati fatti alcuni interventi, l’arginamento di una frana che metteva in pericolo le fondamenta, poi rinforzate cingendole sotto terra. Ma rimane il problema della struttura interna e delle sue travi in legno deteriorate dal tempo». Ovviamente, gli interventi che si sarebbero dovuti realizzare non dovevano alterare le antiche caratteristiche della chiesa, per cui si era pensato di rinforzare le travi portanti con delle “anime” interne di acciaio e di rifare il tetto com’era in passato, con le “ciappe” in ardesia in luogo delle attuali tegole. «Chiaramente -prosegue Gallione – il denaro stanziato all’epoca finì rapidamente con i pochi lavori realizzati. Poi, nel 2007, il governo ha destinato a questa chiesa 156 mila euro provenienti dal fondo dell’8 per mille, che pareva un ottimo inizio per dare il via ai lavori». Sulla carta, però. Infatti, il presidente del Parco Antola Roberto Costa e l’assessore di Gorreto Aldo Zanardi hanno tentato in tutti i modi di portare avanti il restauro, sollecitando anche la Sovrintendenza delle Belle Arti a iniziare un progetto per il restauro, e anche il parroco don Giacomo ha cercato di interessare la Curia alla vicenda (e la stessa Curia ha chiesto 350 euro per effettuare un sopralluogo…). Ma tutto è rimasto lettera morta, a parte qualche sporadico sopralluogo sul posto é nulla di concreto.
«Intanto il tempo passa – conclude Gallione – la chiesa continua a deteriorarsi, e vedere com’è ridotta all’interno fa male al cuore, e un piccolo pezzo di storia della nostra valle se ne va».
E non è il solo: a Gorreto ci sono altri monumenti in cerca di restauro come il Palazzo Centurione e soprattutto la fortezza dei Doria, edificio di altissimo valore storico, che in passato era stato offerto gratis al Comune, perché lo sistemasse, ma la cronica mancanza di fondi non lo permette. Piccoli frammenti di passato, che sarebbe veramente un peccato vedere del tutto cancellati dall’incuria.

Mara Queirolo

(Articolo tratto da Il Secolo XIX del 11/05/2010)

Pubblichiamo le precisazioni di Roberto Costa, Presidente del Parco dell’Antola:

Gentile signora Queirolo,
leggo sul Secolo di oggi un suo articolo riguardante i restauri alla millenaria chiesa di S. Stefano a Fontanarossa di Gorreto, ispirato dalle dichiarazioni di Marco Gallione, attivissimo Presidente della locale Associazione Amici di Fontanarossa.
Qualora dovesse tornare sull’argomento, le suggerisco alcune piccole precisazioni a completamento di quanto già scritto.
La chiesa si trova in area protetta del Parco dell’Antola e gli interventi di consolidamento del terreno cui fa riferimento Gallione sono stati finanziati alcuni anni fa, per un importo di circa 50.000, trasferiti al Comune di Gorreto, proprio dall’Ente Parco.
Successivamente, nel 2007, il fondo dell’8 per mille di 156.000, stanziato dall’allora Governo Prodi destinato al restauro della struttura venne affidato alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria (non la Soprintendenza alle Belle Arti) che quindi assunse la piena responsabilità e titolarità dell’intervento, superando un precedente progetto di recupero messo a disposizione da uno studio di architetti locale.
Poichè i vari sopralluoghi effettuati misero in evidenza l’esigenza di reperire ulteriori fondi, oltre a quelli già messi a disposizione dal Parco e dalla Soprintendenza, per il recupero completo e definitivo del bene e per la realizzazione di un percorso di visita, io ed Aldo Zanardi nelle vesti rispettivamente di Presidente e Consigliere del Parco (lui anche Assessore del Comune di Gorreto) e l’attuale Sindaco di Gorreto Sergio Capelli, lavorando sempre di comune accordo, sentimmo il dovere e ci assumemmo il ruolo di contattare ripetutamente la Curia di Piacenza, proprietaria della struttura, per stimolarne la partecipazione finanziaria all’intervento stesso, promuovendo vari e successivi incontri insieme anche alla Soprintendenza che tuttora ci auguriamo possano dare gli esiti sperati.
Le informazioni che ho al momento attuale confermerebbero un cauto ottimismo sulla vicenda, in quanto mi risulta che la Soprintendenza stia svolgendo pienamente il proprio compito avendo elaborato un suo progetto di restauro e sia prossima la fase di affidamento dei lavori ad esso relativi, che dovrebbero consentire la messa in sicurezza strutturale della chiesa ed il rifacimento della copertura del tetto.
Ovviamente resta viva la speranza che anche la Curia di Piacenza possa reperire ulteriori fondi da aggiungere a quelli a suo tempo messi a disposizione dal Parco e che altri finanziatori, anche privati, possano aggiungersi per contribuire ad incrementare le disponibilità per la realizzazione di un intervento definitivo di recupero di questo importante monumento unico in tutta la val Trebbia.

Resto ovviamente a sua disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

Con l’occasione le invio i migliori saluti

Roberto Costa
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Dr.Roberto Costa
Presidente Ente Parco Regionale Antola
Tel.010 9761014 – 944175
Cell.335 1234730
presidente@parcoantola.it
www.parcoantola.it

Il 17 maggio 2010,

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