Raccogliere i funghi è una operazione importantissima che
forse molti sottovalutano.
Vi diamo alcune indicazioni per raccogliere funghi nel rispetto
del bosco e della natura.
Cos'è il fungo?
Il fungo non è altro che il corpo fruttifero
di una quasi sempre invisibile pianta. Questa pianta è un
insieme di filamenti che vive nascosta nel terreno, nel legno, nei
detriti vegetali o in vari altri substrati. Questa parte nascosta
del fungo si chiama micelio e può avere dimensioni microscopiche
oppure tessere una rete di diversi chilometri e i suoi frutti possono
essere invisibili, visibili solo in massa o di dimensioni tali da
attirare la nostra ingordigia. Il micelio fruttifica solo in condizioni
ottimali producendo il frutto fungo che ha lo scopo di maturare
e diffondere le spore che dovranno dare vita a nuovo micelio.
Proprietà
Il fungo è un vegetale anomalo in quanto, chimicamente,
è più vicino ad un prodotto di origine animale. La sua composizione
media è 90% circa di acqua, dal 3 al 5 % di proteine, tra cui tutti
gli amminoacidi essenziali, 3% di idrati di carbonio, per il resto
sali minerali, vitamine,pochissimi grassi, fibre grezze. Un porcino
fresco sviluppa per 100 gr, 34 calorie, secco 283. Quanto alle vitamine
sono più costantemente presenti quelle del complesso B, abbondanti
nei boleti; nel galletto è abbastanza consistente la A.
Quali funghi raccogliere
L'uomo ha il suo ruolo negli equilibri ambientali
ed ha il diritto-dovere di esserne partecipe. Il cercatore di funghi
educato e amante della natura raccoglie solo quei funghi che è in
grado di utilizzare, sia qualitativamente che quantitativamente.
Qualitativamente non vale la pena raccogliere gli esemplari troppo
giovani in quanto non sono ancora al meglio dei loro pregi organolettici.
Non asportare dal loro ambiente neppure gli esemplari troppo vecchi
(possono diventare pericolosamente tossici !) o intrisi d'acqua
o invasi da larve : durante il trasporto il loro stato peggiorerebbe
ulteriormente e, una volta a casa non se ne ricaverebbe granché
di commestibile. Quantitativamente occorre tenere presente che il
fungo è più deperibile del pesce, dura pochissimo; ci si limiti
perciò a raccogliere solo gli esemplari che si è in grado di lavorare
in tempi rapidi (cucinandoli subito o preparandoli per la conservazione).
Come si raccolgono
Il vero pericolo per l'ambiente non è costituito
dalla quantità di funghi raccolta, bensì è il modo in cui si affronta
la natura. Negli ultimi anni il danno grave al bosco è dato dall'eccessivo
camminamento nel bosco stesso. La natura va affrontata con passione
e con un minimo di conoscenza : cento cercatori di funghi educati
fanno assai meno danno di uno solo maleducato.
Ecco alcune piccole regole per cogliere funghi nel rispetto della
natura :
- Percorriamo il più possibile sentieri e tracciati naturali, senza
sconfinare nel fitto del sottobosco: è possibile guardare attentamente
ovunque senza calpestare alcuna pianticella, perché in qualsiasi
punto esistono tracciati quasi impercettibili dove si può camminare,
magari piegati e punti dalle spine, ma senza far danni.
- Se, come è buona regola, usiamo un bastone per la ricerca, non
meniamo fendenti a destra e a manca, ma limitiamoci a gesti moderati.
- Non raccogliamo inutilmente fiori o rami di alberi, nè uccidiamo
animali.
- Quando finalmente incontriamo il fungo, controlliamo che sia una
qualità da noi perfettamente conosciuta, che sia un esemplare sano
e ben sviluppato. Afferriamolo inferiormente ed estirpiamolo con
una leggera rotazione badando a non asportare una zolla troppo grossa
e ad alterare il meno possibile il terreno circostante; puliamolo
bene con un coltellino affilato e riponiamolo con cura nel cestino.
Non si deve per nessun motivo scavare o rastrellare intorno : potremmo
sì trovare un altro fungo ma distruggeremmo irrimediabilmente il
micelio, la pianta del fungo; è come se per raccogliere una mela,
buttassimo giù tutto l'albero.
- Se il fungo che incontriamo non ci interessa oppure è velenoso
o è troppo giovane o troppo vecchio, lasciamolo dov'è, senza toccarlo
in modo che possa continuare la sua opera a favore dell'ambiente.
- Trasportiamo i funghi esclusivamente in un cestino di vimini :
potranno respirare e non accelereranno i processi di maturazione.
Nel sacchetto di plastica i funghi si decompongono rapidamente,
acquistano cattivi odori, diventano mollicci e si sporcano l'un
l'altro. Inoltre se, per errore, avessimo raccolto un esemplare
tossico, esso inquinerebbe tutti i funghi trasportati mentre nel
cestino ciò non può accadere. Poiché eventuali larve che vivono
nel piede del gambo tendono sempre ad espandersi verso l'alto, poniamo
sempre i funghi a testa in giù.
Come pulirli
Una volta a casa, la pulizia dovrà essere accurata.
Vanno eliminate le parti intaccate da vermi o rosicchiate dagli
animali del bosco; vanno tolti con delicatezza tutti i residui dalle
lamelle, eliminate le cuticole vischiose o squamose del cappello
e, per i boleti, eliminare la parte spugnosa dei tubuli se è molla,
annerita o vischiosa. Per alcuni funghi è necessario eliminare anche
il gambo. Non è opportuno lavarli troppo a lungo, per non disperderne
il sapore; è meglio lavarli interi e non tagliati perché così assorbono
meno acqua, con una rapida sciacquatura e con acqua fredda. Per
i funghi perfettamente sani e di carne consistente, è sufficiente
strofinarli con uno straccetto umido.
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