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Un ricordo

Caro signor Gallione,
un articolo di Mara Queirolo su Fontanarossa mi ha aperto il libro dei ricordi.
Mia sorella Sonia Paglieri, scomparsa nel 1985 a soli 54 anni, iniziò proprio da Fontanarossa una ultratrentennale carriera d'insegnante elementare, trascorsa poi quasi tutta nelle scuole speciali di Genova. Oltre all'insegnamento, Sonia si dedicò anche attivamente al sindacato e fu per diversi anni componente del Consiglio provinciale scolastico. Ricordo benissimo quell'inizio di carriera perché fui io ad accompagnare mia sorella in val Trebbia a prendere possesso della sua prima cattedra. Era il 30 settembre del 1951: non avendo alcuna conoscenza dei luoghi, scendemmo dalla corriera a Gorreto e ci mettemmo a vagare per i boschi alla ricerca di Fontanarossa. La natura era meravigliosa, ma prevaleva in noi la paura dell'ignoto. Finalmente, grazie alle indicazioni di un contadino, giungemmo alla meta. La nuova maestra fu accolta con sincero affetto dagli abitanti. L'unica classe per gli alunni dei cinque corsi era modestissima ma pulita. Anche l'alloggiio della maestra (poco più di una stanza) mostrava una dignitosa povertà. Me ne ritornai a Genova confortato dall'accoglienza: mi fu mostrato un sentiero che scendeva a rompicollo sulla Trebbia e permetteva di accorciare di molto il cammino; feci l'esperienza del tragitto con il cassone-teleferica che attraversava il corso d'acqua e presi a Isola la corriera verso casa. Sonia ritornò a Genova al sabato sera e ripartì il mattino del lunedì. Continuò così per due anni: usciva di casa con qualche lacrimuccia, poi scriveva di essersi rasserenata incontrando sulla corriera le altre maestre dirette ai vari paesi e trovando poi, lungo la salita verso Fontanarossa, i suoi allievi che le erano andati incontro.
Anche dopo il trasferimento (durato altri tre anni) a Santa Maria del Porto, Sonia mantenne un rapporto epistolare con gli amici di Fontanarossa e parlò sempre con grande affetto della sua prima esperienza d'insegnante. A quell'epoca anche nei paesi più lontani venivano mandate maestrine di prima nomina, mentre i pochi insegnanti uomini trovavano subito posto in città, grazie a una rigida divisione dei posti di ruolo in cattedre maschili e e femminili. Fu proprio mia sorella a indicare l'incostituzionalità di quell'ordinamento, che fu abolito dopo una lunga lotta.
A quella corriera piena di giovani e coraggiose insegnanti dedicai, molti anni fa, un sonetto, che s'intitolava appunto "La corriera della maestre". Diceva
Superata la Trebbia in un cassone
che oscillava sul cavo ad ogni mossa,
la maestrina di Fontanarossa
ad Isola prendeva il torpedone.
Trovava sui sedili le colleghe
discese, come lei, dalle montagne
dopo giorni di latte e di castagne.
Quella corriera delle sette leghe
le portava in famiglia, ai calendari
domenicali, al cruccio passeggero
del lunedì, coi suoi risvegli amari.
Poi tornava il sorriso, col pensiero
d'incontrare, festosi, gli scolari
a una svolta del ripido sentiero"
E' una poesia senza pretese, solo un ricordo affettuoso di quei tempi lontani. A proposito, quasi dimenticavo di chiederLe una cosa molto importante: vorrei mandare al parroco di Fontanarossa una piccola offerta (trecento euro) per la chiesa pericolante, in memoria di mia sorella. Non so però il cognome di don Giacomo e non sono riuscito a rintracciarlo sul web. Può aiutarmi Lei?
Scusi la lunghezza del messaggio, sono un vecchio giornalista in pensione e i ricordi mi prendono fatalmente la mano. La ringrazio della pazienza e La saluto con grande simpatia.
Sergio Paglieri

NDR
Pochi giorni dopo il Signor Sergio Paglieri, come promesso, ha inviato a Don Giacomo l'offerta di 300 Euro per la chiesa di Santo Stefano.
La Comunità di Fontanarossa, commossa, ringrazia.
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